Storie di un sergente dei Marine (Highway, detto Gunny): una vita di dura disciplina e di sacrifici, un bilancio severo (Corea e Vietnam) e un petto di medaglie e nastrini. A questo veterano viene assegnato (siamo nel 1983) il comando di un plotone esploratori dei marine: scomodo elemento per il sergente Webster e per il maggiore Powers (che per la sua età di guerre non ne ha mai fatte e viene dalla Sussistenza), Highway è una ben amara sorpresa per i suoi nuovi uomini, un branco di sfaticati, avvezzi nel campo ad una vita di lassismo. Cominciano le levatacce, le marce, i sacrifici più duri; frequenti i contrasti, inesplicabili certi ordini. Ma Gunny ha un compito preciso e puntigliosamente vuole espletarlo: di un gruppo di ragazzi deve fare degli uomini, poiché di compagni Marine ne ha visti cadere troppi e sa che si deve essere pronti ad ogni impresa e, quindi, preparatissimi in tutto. Il sergente ritrova, vicino al campo, la sua ex-moglie Aggie, che è ormai delusa per la vita condotta mentre lui era a combattere qua è la per il mondo. Ma il loro amore tempestoso non è mai venuto meno e Gunny spera ancora. Ormai il suo reparto si va temprando e anche il carattere e lo stile dei ragazzi sembrano diversi, compreso quello di un soldato, Svenson, più dedito alle esibizioni come cantante e chitarrista in un locale della zona, che pronto al maneggio delle armi. Finché arriva all'improvviso l'allarme: i Marine dovranno sbarcare sull'isola di Grenada. Qui il reparto esploratori di Gunny darà prova di valore, mentre Powers verrà allontanato per palese inettitudine al suo corpo d'origine e l'invidioso Webster dovrà chinare la testa di fronte allo spirito di iniziativa del collega e dei suoi uomini. Gunny capisce che è giunto il tempo di ritirarsi: farà il pensionato e coltiverà avocado, sposando una seconda volta Aggie, non senza però aver provato prima la soddisfazione di vedere che Svenson ha deciso per la rafferma.