Una ragazza sedotta e tradita, esce da un istituto di carità, dove ha messo al mondo un figlio. Ella decide di abbandonarlo, ma vorrebbe che il bimbo avesse un avvenire sicuro e felice: dopo molte esitazioni lo lascia nell'interno di un'automobile di lusso. Due ladri rubano la vettura: accortosi della presenza dell' incomodo passeggero, lo abbandonano sulla strada, dove lo trova Charlot, straccione vagabondo durante la sua passeggiata mattutina. Egli cerca di disfarsi del marmocchio, mettendolo nella carrozzella di un altro bimbo, ma è costretto a riprenderselo. Charlot non sa che fare, ma alla fine prevale in lui il buon cuore e tiene con sé il bambino. Qualche anno dopo Charlot e il monello collaborano: il ragazzetto rompe i vetri delle finestre e Charlot che fa il vetraio li sostituisce. Un giorno il bimbo s'ammala e il medico segnala il caso ai dirigenti dell'orfanotrofio, i quali vorrebbero togliere il ragazzino al padre adottivo. Charlot gioca d'astuzia e il monello rimane con lui, nascosto in un asilo notturno. Nel frattempo la madre del bimbo è divenuta una celebre cantante e cerca disperatamente il figlio: con un avviso sui giornali promette una lauta ricompensa a chi le riconsegnerà il ragazzo. Il padrone dell'asilo notturno rapisce il monello a Charlot e lo riconsegna alla madre. Charlot si sveglia e non trova il bimbo. Con il cuore in gola vaga per la città, finchè avvilito e disperato, s'addormenta sulla soglia della sua catapecchia. Egli sogna di essere in Paradiso, dove incontra i personaggi della realtà quotidiana, i quali però hanno le ali e si comportano con serafica compostezza. Ma anche lì scoppia una baruffa e Charlot si sveglia di soprassalto. L'ha svegliato un poliziotto, che lo condurrà dal monello e da sua madre.