Alcuni anni prima della guerra mondiale, Mosca invia a Parigi tre agenti: portano con sé i gioielli della granduchessa Swana, che il regime sovietico ha confiscati e vuole vendere. La granduchessa decide di opporsi, con tutti i mezzi, alla vendita, e dà al proprio amante, il conte Leon, l'incarico di agire in questo senso. Il conte avvicina i tre agenti e riesce a farseli amici, iniziandoli alle delizie della dissipazione parigina. Il contegno scandaloso dei tre agenti provoca l'arrivo a Parigi di un ispettore sovietico, cioè di Ninotchka, giovane comunista, bella ed austera. Il conte Leon se ne innamora e riesce a farla innamorare di sé, iniziando anche lei ai piaceri di Parigi. La granduchessa riesce ad impadronirsi dei gioielli; ma li restituisce ai sovietici, a patto che Ninotchka se ne vada. Tornati a Mosca, Ninotchka e i suoi compagni rimpiangono insieme i bei giorni di Parigi. Inviati a Costantinopoli con un nuovo incarico, i tre compagni vi incontrano il conte Leon, che li persuade ad aprire, per proprio conto, un ristorante russo. Il governo ricorre di nuovo a Ninotchka, che viene inviata a Costantinopoli, ma giunta a destinazione, si trova di fronte a Leon, che la persuade a rimanere per sempre al suo fianco.