Animato da un irrefrenabile desiderio di aiutare il prossimo, di comunicare agli altri la ricerca tormentosa di Dio, Vincent Van Gogh si reca, come Pastore della Chiesa dei Messaggeri della Fede, tra i minatori del Borinage, nel Belgio; ma l'impossibilità, che gli è propria, di esprimersi metodicamente, fa fallire la sua missione. Il fratello Theo lo riporta a casa in Olanda, ma nell'ambiente familiare Vincent non si sente a suo agio. Egli s'innamora di una cugina vedova, ma il suo sentimento non viene ricambiato.Profondamente abbattuto, il giovane comincia a ritrarre i coloni e gli operai del suo paese, dove le sue eccentricità gli creano un ambiente ostile. Egli allora se ne va ad Anversa, e qui incontra Christine, una donna perduta, che prova pietà per l'artista, gli fa da modella e va a vivere con lui. Egli le si affeziona, ma la donna non riesce a resistere al carattere inquieto e al modo di vivere di Vincent, e la relazione finisce ben presto. Il fratello viene ancora in suo aiuto e lo conduce a Parigi, dove conosce i pittori impressionisti, la cui tecnica lo affascina. Recatosi ad Arles, in Provenza, la gran luce del Mezzogiorno è per lui una rivelazione che lo esalta, spingendolo ad un'attività febbrile. Egli invita il celebre pittore Gauguin a raggiungerlo e a condividere la sua vita di lavoro, ma Gauguin si rivela collerico e brutale, incapace di comprendere il travaglio spirituale di Van Gogh, ch'egli ben presto abbandona. L'eccessivo lavoro ed il clima infuocato di Arles hanno un'influenza deleteria sulla salute di Vincent, aggravando il suo squilibrio mentale. Egli viene ricoverato in una casa di cura, dalla quale esce parzialmente guarito per stabilirsi ad Auvers-sur-Oise, sotto la sorveglianza d'un medico. E li', in un momento di disperazione, mette fine ai suoi giorni con un colpo di pistola.