Siamo a Napoli. Storia d'una famiglia composta da Gennaro, che vende abusivamente brodo di polipo, Carmela che gestisce un avviato chioschetto di bibite fresche e Titina che frequenta ancora la scuola elementare. In famiglia le cose andrebbero meglio se Gennaro riuscisse ad ottenere la licenza di venditore ambulante. Per di più ci sono in giro certi brutti ceffi che esigono la percentuale sulle vendite, camorristi senza paura di niente e di nessuno. Carmela paga, ma Gennaro si ribella, correndo gravi rischi. La moglie si rivolge all'avvocato Colantuoni e questi si dice disposto ad aiutarla purché lei diventi la sua amante; ma Carmela resta fedele a suo marito. Gennaro cade nella trappola e arriva a battersi con il capo camorrista, viene ferito e finisce in prigione. Durante il processo Carmela si dichiara colpevole di adulterio per salvare il marito, e questi, liberato, la caccia di casa, credendo che lo abbia veramente tradito. Al santuario di Montevergine tutto si chiarirà e i due ritorneranno insieme.