Francesco, imprigionato perché accusato ingiustamente dell'uccisione di un mafioso che era l'amante di sua moglie, soffre molto e, in prigione, straziato dalla lontananza della madre vecchia e malata, canta il suo dolore. Ma il suo cruccio maggiore è quello di non poter essere presente il gioro della Prima Comunione di sua figlia Fiorella a cui aveva promesso di cantare durante la cerimonia. Riesce ad evadere dalla prigione e arriva in chiesa in tempo per la cerimonia, si riconcilia con la moglie e poi esce deciso a riconsegnarsi alla giustizia. Intanto però, il vero colpevole ha confessato e per Francesco e la sua famiglia ritorna il sereno.