Una fredda mattina d'inverno, il dottor Fleischmann che letteralmente significa uomo di carne, nel film impersonato dall'attore Fulvio Falzarano, si trova ad affrontare l'inizio di una progressiva perdita di memoria, una misteriosa malattia che lo coglie di sorpresa. In un'atmosfera onirica dove realtà e finzione sembrano intrecciarsi ed a tratti confondersi, inizia un apologo dal ritmo ipnotico, scandito dalla voce narrante di Omero Antonutti che sembra a tratti dialogare con lo stesso personaggio. Il protagonista, medico e uomo di scienza, si ritrova suo malgrado in un universo, quello della malattia, dominato da misteriosi rapporti tra il destino e le vicende biologiche e fisiologiche che regolano la vita. Senza alternative e speranze, trovandosi impotente di fronte ai misteri più profondi che da sempre affascinano e spaventano l'uomo, alla perenne ricerca del significato e del senso della vita, arriverà dopo aver affrontato una serie di vicissitudini e un lungo percorso di riflessione ad una tormentata conclusione: "Tutto è scritto negli spazi bianchi, tra una lettera e l'altra. Il resto non conta".