Durante la guerra, un reggimento di cavalleria, il "Savoia Cavalleria", viene inviato in Russia. Dopo aver attraversato largo tratto di paese, il reggimento arriva ad un villaggio, che sembra deserto; ma una pattuglia, inviatavi in ricognizione, viene accolta da una scarica di mitraglia, proveniente dalla cima di un campanile. Una giovane donna, Kalina, viene catturata con l'arma in pugno: ma il tribunale di guerra, per cattivarsi l'animo degli abitanti, che stanno ritornando alle loro case, decide di risparmiare la meritata condanna. Tra i soldati italiani e la popolazione si stabiliscono rapporti di pacifica convivenza; tra Kalina e il capitano Valli, figlioccio del colonnello, si fa strada un tenero sentimento. In seguito ad un improvviso ordine di partenza, il reggimento deve mettersi in marcia per raggiungere le linee avanzate, minacciate dal nemico. Il comando tedesco, che ha chiesto l'appoggio di unità italiane, non crede che l'intervento della cavalleria possa esser efficace; ma i cavalleggeri italiani mostreranno ai tedeschi quando siano infondate le loro previsioni. Portatosi in prima linea, il reggimento carica in ondate successive le batterie nemiche, riuscendo a sopraffarle. Pochi saranno i superstiti dell'eroica carica.