Bruno Spada, regista e attore di successo, a 49 anni sente il bisogno di ripercorrere la sua vita. Non č tanto alla ricerca delle origini del suo male di vivere quanto del suo personale 'daimon', il destino che ha disegnato la sua vita e al quale non puņ sfuggire. Il tema della generazione del '68 cui Bruno appartiene - la prima che ha visto perdere di senso ideali e valori - si intreccia con quello del suo rapporto con le donne - generose eppure castranti - delle sue radici meridionali - arcaiche e violente - e, infine, con il cinema come strumento di conoscenza e di approfondimento.