Nell'ottobre 1981, il generale Lawrence Dell occupa la base missilistica n. 3 insieme ai suoi secondi Powell e Garvas. L'ex generale chiede di essere messo in contatto con David T. Stevens, il Presidente degli Stati Uniti successore di Jimmy Carter, e dà il suo ultimatum. Si deve rendere di dominio pubblico il contenuto del documento segreto 9759 dove è spiegato come gli USA abbiano compiuto l'avventura del Vietnam e il conseguente "bagno di sangue" per dimostrare a russi e cinesi di non temere le soluzioni rischiose. Mentre il Presidente, presa visione del documento, interpella febbrilmente i suoi più stretti collaboratori, Martin MacKenzie, Comandante di Stato Maggiore Generale, un uomo privo di scrupoli, tenta la soluzione di forza. Dell, accortosi del tentativo, mette in azione il dispositivo atomico della base 3 che consiste in nove missili Titan con testata atomica direzionati verso altrettante città sovietiche. Stevens, onde evitare lo scoppio di una guerra nucleare, si reca personalmente alla base 3 dove Dell ha fermato il conto alla rovescia a meno 8 secondi. I ribelli si arrendono; ma vengono uccisi, insieme al Presidente, dai cecchini di MacKenzie.