Caligola in attesa di essere condotto a Capri dalla guardia Macrone esprime alla sorella Drusilla il terrore di incontrare l'imperatore Tiberio di cui ha sentito nominare la crudeltà e follia. Giunto a Capri, viene accompagnato dal senatore Nerva nella grotta dove l'imperatore Tiberio si bagna. Tiberio immediatamente esprime a Caligola il suo desiderio di fare di lui un giorno il suo diretto discendente. E mentre lo conduce a visitare l'harem dei mostri di cui è particolarmente fiero, lo inizia alla prima regola del potere. Nella notte, mentre Macrone fa incontrare Ennia con Caligola, si sente un urlo disperato. La morte di Nerva getta Tiberio nella disperazione e lentamente si lascia morire. Su consiglio di Coricle, Caligola si reca a visitare Tiberio e resosi conto che l'imperatore sta per esalare l'ultimo respiro, si impossessa dell'anello reale. Uscendo dal torpore della morte per un secondo, Tiberio reagisce sotto l'impulso della paura, e Caligola lo fa strangolare da Macro Tiberio. E' Caligola quindi e non il gemello ad essere incoronato imperatore. Alla morte di sua sorella Drusilla la sua disperazione lo porta ancora più lontano nelle provocazioni alle istituzioni dell'impero. Venuto a conoscenza che il senato è disposto ad approvare la sua pretesa follia e che nulla potrà arrestare la sua dilagante corruzione e quel declino che segnerà la fine dell'Impero Romano, Caligola decide di suicidarsi. Cherea e Longino attendono Caligola e la moglie Cesonia in un corridoio