Morto improvvisamente il suo amante, la bella e giovane Silvana sta per lasciare il piccolo centro della Romagna, in cui ha vissuto, mantenuta da lui, quando Gabriele, un facoltoso e attempato vedovo, amico del morto, le propone una situazione vantaggiosa: egli si prenderà cura di lei, le offrirà una ricca casa e tutto ciò che potrà desiderare, chiedendole in cambio soltanto di ascoltare con attenzione il racconto delle avventure amorose della sua vita. Silvana accetta, e Gabriele comincia la sua opera di seduzione: egli incanta la donna, che non ha ancora mai amato, narrando con la sua bella voce (e certamente abbellendo con la fantasia) amori lontani o abbastanza recenti, le cui vicende lascia però sempre in sospeso, in modo da mantenere morbosamente vivo l'interesse dell'ascoltatrice. Alcune di queste storie si riferiscono al tempo in cui Gabriele era giovane, e il loro ricordo si mescola nel film con scene della vita attuale di Silvana, la quale, anche perchè eccitata dal narratore, ha iniziato nella vicina città un'ardente relazione con un aitante giovanotto, incontrato per caso. Ma, al momento di decidere se andarsene per sempre con lui, Silvana capisce di amare per la prima volta, ma di amare Gabriele, che fino a quel momento non l'ha neppure baciata, ma ha saputo conquistarla completamente col solo fascino delle sue parole. E perciò resta con lui, decisa a divenire la sua amante, proprio come Gabriele desiderava.