In una remota cittadina di provincia, il Presidente del tribunale ha fatto chiudere il locale, in cui Gobette, giovane e bella artista di varietà, presentandosi in costumi audaci, soleva cantare canzoni molto libere. Col proposito di vendicarsi, Gobette, approfittando dell'assenza della moglie e della figlia del Presidente, s'introduce nella di lui casa. Mentre egli sta per metterla alla porta, capita improvvisamente il Ministro di Giustizia, in giro di ispezione, il quale chiede ospitalità al suo subordinato. Il magistrato, imbarazzatissimo perché conosce la severità del Ministro in fatto di morale, presenta Gobette come sua moglie. Il Ministro, ch'è in realtà un libertino, s'innamora della procace donnina, con la quale passa la notte: rientrato a Parigi, decide di promuovere e trasferire il marito per aver vicina la moglie. Nel frattempo la vera moglie del Presidente s'è recata a Parigi, per impetrare la promozione del marito, pronta a tutto sacrificare per questo scopo. Il Ministro viene quindi conteso tra le due Presidentesse, la falsa e la vera, mentre il Presidente del tribunale vede con sospetto moltiplicarsi le promozioni. Dopo una serie d'equivoci tutto s'accomoda. Il Presidente non dubita più dell'onesta della moglie, Gobette conquista definitivamente il Ministro, mentre il Segretario del Ministro s'innamora della figlia del Presidente.