All'inizio dell'anno accademico tre studenti dell'Università di Pisa, Ugo. Aldo e Bartolozzi, prendono casualmente alloggio nella stessa pensione e finiscono col diventare amici inseparabili. Ugo è un ragazzo vivace, ma volitivo, che non perde di vista la meta da raggiungere, cioè la laurea. Aldo è invece il tipo classico dello studente scapestrato che pensa soltanto a darsi il bel tempo. Col suo modo di fare e di vivere rumoroso e travolgente egli esercita una influenza negativa non solo su Ugo, ma anche su Bartolozzi che passa da un eccesso all'altro, e abbandonata la sua iniziale goffa austerità, si dà ad una vita scapigliata e disordinata. Intorno a questi personaggi si muovono altre figure, che servono a completare il quadro della vita goliardica. La trama principale si snoda sul tenue filo di una vicenda amorosa: il contrastato amore di Ugo per Lea, la nipote del proprietario della pensione. Per colpa di Aldo, alla cui nefasta influenza Ugo non sa sottrarsi, l'idillio tra i due innamorati si trasforma in una gara di dispetti e di ripicchi. Con le sue trovate, con la sua inventiva spregiudicata ed esuberante Aldo provoca continui incidenti tra i due, finché, esasperati da una serie di malintesi, decidono di lasciarsi. Veramente Ugo vorrebbe farsi perdonare da Lea le sue marachelle, i sotterfugi, le stravaganze; ma il timore che gli incute l'ironia di Aldo gli impedisce di giungere a quella riconciliazione, che anche la ragazza tanto desidererebbe. Si dedica allora con diligenza allo studio e alla fine dell'anno scolastico consegue brillantemente la laurea in legge. Ma solo quando Aldo lascia definitivamente la città, Ugo può liberarsi del suo complesso d'inferiorità e correre da Lea per dirle, con la sincerità di un tempo il suo immutato affetto.