In Galilea il piccolo Jeousha si prepara ad affrontare il momento più importante nella vita di un adolescente, ossia il Bar Mitzwah, il rito di ingresso nel mondo degli adulti. Si reca così a Gerusalemme, accompagnato da altre famiglie del suo villaggio e dal cugino e coetaneo Johannan. Nel tempio, Jeousha impressiona i saggi per la sua sensibilità ed intelligenza, e poi a contatto con la vita convulsa della città ha modo di fare esperienze e conoscere meglio le persone e i loro problemi. Crescendo, lavora con i fratelli nella bottega da carpentiere del padre Joseph. Ma il lavoro non riesce a coinvolgerlo completamente. Morto il padre, decide di abbandonare il villaggio e di mettersi di nuovo in viaggio alla volta di Gerusalemme e di altri luoghi, dove ha modo di verificare di persona le situazioni di scontentezza della popolazione nei confronti dei soldati romani. Lo avvicinano alcuni zeloti, che stanno organizzando azioni di ribellione ma rifiuta l'uso che essi fanno della violenza e di nuovo parte, mettendosi al seguito dei carovanieri che battono le piste dei mercati nelle provincie più lontane. Nel corso di questi viaggi, si mescola a costumi, religioni e filosofie diverse, a fronte delle quali sente giunto il momento di trasmettere agli altri il bagaglio di conoscenze e di esperienze finora acquisito. Chiama a seguirlo alcuni uomini e con loro si mette in movimento per portare a tutte le genti un messaggio di rispetto e di amore reciproco tra tutti gli esseri umani.