David, un giovane psichiatra, è incaricato di esaminare in qualità di perito prima del processo Maddalena, una ragazza isterica accusata di aver ucciso un cacciatore. Già nel corso di un altro esame ad una prima paziente (che tenta di sedurre David, non molto felicemente sposato con Cristin), il medico comincia a porsi il problema di Maddalena ed è turbato da sogni angosciosi. Quella afferma di essere una strega nata nel 1630, accusata all'epoca di aver commercio con il Maligno, desiderosa di essere violentata per essere "liberata" dalla verginità e poi torturata, condannata e bruciata da aguzzini e inquisitori. Il fascino di Maddalena è potente e lo psichiatra ne viene travolto, finché i suoi incubi notturni lo portano inevitabilmente al crollo, soprattutto nel fantastico rivivere di un sabba sfrenato, in cui egli gioca in conclusione il ruolo della vittima. Abbandonato dalla moglie, David è ormai ingabbiato nelle proprie visioni, finché si congiunge in un amplesso con la "strega" Maddalena che, condotta poi al rogo, vede proprio David appiccare il fuoco alla catasta; nella quale però essa rimarrà incombusta, sorridente e vittoriosa.