Sconvolta dalla morte accidentale di una giovane ammiratrice (L. Johnson), l'attrice Myrtle Gordon (G. Rowlands), che continua a vederla in allucinazioni in cui ne subisce l'assedio vampirico, è sull'orlo di un esaurimento nervoso. Sta collaudando una nuova commedia The Second Woman, scritta da un'anziana commediografa (J. Blondell) di cui non è soddisfatta. I suoi compagni di lavoro sospettano che i suoi dubbi nascano dalla riluttanza a interpretare una donna matura che ha problemi con l'età e con la solitudine, cioè con quelli che sono i suoi problemi personali di attrice quarantenne, senza figlie e schiava della sua professione. Con l'aiuto del primo attore (J. Cassavetes), già suo amante, risolverà la situazione, trasformando il dramma serioso in una commedia ironica. Al suo 9° film Cassavetes elabora il suo paradosso sull'attore, mettendo in scena il Teatro come istituzione ufficiale al pari della Famiglia, centro dei suoi interessi di autore. "di Laura, Luisa e Morando Morandini"