Nel '700, molto in voga nel campo fiorentissimo dell'opera italiana furono i "musici", vale a dire i cantori evirati. Il film racconta la storia di Meo, un giovane popolano di Roma il quale, per sfuggire alla miseria grande della propria condizione, decide di diventar "musico". In realtà il giovanotto, comprata la complicità di un chirurgo, può intraprendere la particolare ed ambita carriera avvalendosi esclusivamente delle proprie doti canore, senza alcun sacrificio. Ma il segreto è troppo grande per rimaner tale e ben presto tra le dame dell'aristocrazia romana si diffonde la voce del bluff.