Risolti i problemi sindacali che avevano in qualche modo “menomato “ la seconda stagione, i produttori tornarono al lavoro più agguerriti che mai e coadiuvati da una nuova squadra di talentuosi autori. Dopo un pericoloso periodo di stallo quindi, Star Trek - The Next Generation aveva ripreso quota, spinta da una fresca ventata di entusiasmo e da nuove idee che portarono presto grandi risultati televisivi. La Stagione 3 appare subito con una marcia in più, i personaggi ormai si sono stabilizzati ed hanno acquisito quell’identità tanto ricercata nelle precedenti puntate. Quasi a segnare una linea di confine tra la gioventù e la maturità della serie, troviamo una nuova e suggestiva sigla e tutta una serie di accorgimenti che decretano il passaggio di TNG da “crisalide a farfalla”. Le nuove divise (con colletto) e il ritorno di Beverly Crusher caratterizzano i nuovi viaggi dell’astronave Enterprise. Finalmente i connotati del telefilm si definiscono, la Next Generation del serial ha superato lo scetticismo iniziale e si prospetta avvincente e dinamica. Luci più calde ed ambientazioni più convincenti stabiliscono il nuovo standard della produzione. Nei 26 episodi della terza stagione sbocceranno numerosi amori, L’Enterprise-D affronterà una presunta crisi con i belligeranti Romulani e cercherà di ristabilire la pace in diversi punti dell’universo. Nell’episodio “Deja Q” torna l’onnipotente alieno “Q” che per punizione sperimenterà le “gioie” dell’essere in carne ed ossa, in “Punti di vista” il comandante Riker dovrà dimostrare la sua innocenza sostenendo un processo degno di Perry Mason, mentre nel “La figlia di Data” l’ufficiale-androide metterà su famiglia! Assolutamente degni di nota alcuni episodi storici come “L’Enterprise del passato” che ci proporrà un futuro alternativo, “I peccati del padre” dove si vedrà per la prima volta una città Klingon e l’emozionante prima parte de “L’attacco dei Borg” che metterà di nuovo a confronto la Federazione con il terribile nemico alieno. Nella prima metà di questa stagione c’è poco spazio per l’ironia e le tematiche sono piuttosto toccanti, drammatiche e tese. Un breve intervallo disteso invece preparerà il campo al coinvolgente finale che vi lascerà con il fiato sospeso. Questa serie infatti si conclude con un “to be continued” davvero intrigante! Fine delle comunicazioni.