Hamilton, un avvocato americano, giunge a Napoli per sistemare alcune questioni legali rimaste in sospeso a causa dell'improvvisa morte di un suo fratello. Qui giunto apprende che, nell'incidente automobilistico che costò la vita al congiunto, è morta anche una donna con la quale egli conviveva da tempo. La coppia ha lasciato un figlio di otto anni, Nando, che vive con la giovane zia Lucia, una ragazza esuberante e fervida di invenzioni e di fantasia. Nando non conduce una vita adeguata ad un ragazzo della sua età. Non va a scuola e passa le sue giornate in occupazioni non tutte lodevoli. Hamilton decide allora di prolungare il suo soggiorno per tentar di raddrizzare il ragazzo e abituarlo ad una nuova concezione di vita. Ma l'impresa si dimostra ardua, per quanto Hamilton tenti tutti i mezzi per sottrarre Nando al suo ambiente, compresi quelli legali. Impegnato nella disputa, l'avvocato va però pian piano ammorbidendosi, i suoi rigidi preconcetti si sgretolano per lasciar posto ad una maggior comprensione, in cui ha il suo peso il fascino dell'esistenza povera ma sorridente e bonaria degli abitanti, la dolcezza della natura e le grazie di Lucia. Così, sul punto di partire sconfitto, Hamilton comprende che non potrebbe più sopportare la vita che l'attende in America e, seguendo l'esempio del fratello, decide di rimanersene a Napoli, accanto a Lucia ed a Nando.