Tre forzati dell'isola del Diavolo, Joseph, Julius e Albert, evadono dal penitenziario e si mescolano ai tanti prigionieri che, in libertà vigilata, lavorano nell'isola. Con la scusa di aggiustare il tetto, s'introducono nella casa di Felix Ducotel, un negoziante che per il suo troppo buon cuore non riesce a far prosperare i propri affari. I tre vengono conquistati dall'affabilità del padrone di casa, di sua moglie e della figliola Isabella; così, invece di pensare a derubarli, rendono loro dei piccoli ed utili Servigi. Il negozio appartiene al cugino di Ducotel, Andrè, uomo duro e calcolatore, che risiede in Francia. Quando sul più bello arriva nell'isola Andrè col nipote Paul, di cui Isabella è innamorata, Joseph cerca di alterare i conti di Ducotel per far apparire attiva la gestione, ma non fa a tempo. Penserà il caso a liberarli del tirannico e avido Andrè: questi infatti si appropria di un cestino di Albert, che contiene un serpentello velenoso, ne viene morso e muore. Joseph prepara un falso testamento di Andrè a favore di Isabella: ma Paul, che è l'erede universale ed ha dimostrato di non ricambiare l'affetto della fanciulla, lo distrugge. Ma anche Paul viene morso dal serpentello e muore. L'eredità di Andrè spetta ora a Ducotel: la famigliola è liberata dal pericolo della rovina finanziaria. I tre evasi decidono d'imbarcarsi clandestinamente su una nave; ma poi ci ripensano e, soddisfatti di aver contribuito alla felicità dei loro amici, ritornano volontariamente al penitenziario.