Otto protagonisti: quattro donne di estrazione medio borghese, di cui tre sposate, e quattro professori universitari, tre dei quali legittimi mariti, stanno trascorrendo un fine settimana nella casa sul lago di uno di loro, docente di storia. Le prime in palestra, fra esercizi, attrezzi, piscine e sauna, i secondi in cucina fra pentole, ingredienti e fornelli, si scambiano cinicamente racconti di esperienze erotiche coniugali - sopra tutto extra coniugali - sia normali che devianti, molto piccanti e dettagliate, con ossessiva insistenza. Riuniti a cena, le conversazioni degli otto commensali - per l'occasione tutte convenzionali sorrisi e manierate - completamente prive di vero interesse, vengono interrotte da Mario, personaggio primitivo e svagato, che cerca Louise, una delle sposate, la quale lo invita a cena con gli altri. Visibilmente annoiato dai discorsi dei commensali, Mario se ne va bruscamente, perché "lì si parla, non si fa orgia", seguito tranquillamente da Louise, per una loro orgia privata. Il gruppo dei commensali rimasti, dopo una breve passeggiata all'aperto, si ritira per la notte. Nessuno riesce a dormire, e qualche amara riflessione affiora finalmente, quasi per germinazione spontanea, al di là dei temi frivoli e pruriginosi che hanno intrattenuto gli otto protagonisti per tutto il giorno: "L'esasperata caccia alla felicità personale, caratteristica della nostra società, non sarà per caso storicamente legata all'iniziale declino dell'impero americano?" Frattanto, dal buio di un terrazzino, la moglie del professore di storia coglie il racconto che il marito fà a un amico dei suoi continui e morbosi tradimenti, e, dimentica di aver anche lei vantato in palestra con le amiche le proprie libere esperienze erotiche, si rifugia piangente dal marito di Louise, anche lui solo, mentre la moglie è impegnata con Mario e l'unica nubile è pure intenta all'aperto a scambi di effusioni con l'unico scapolo. I discorsi notturni dei vari personaggi proseguono fra cinismo e disperazione, finché all'alba una musica distensiva li riunisce e ciascuna delle quattro coppie si appresta a riprendere con naturalezza la solita squallida vita, mascherata d'ipocrisia.