Cha Tae-sik gestisce un banco dei pegni in un piccolo quartiere. Conduce una vita tranquilla e isolata, l'unica persona con cui parla ogni tanto e che lo lega al resto della società è una bambina, la vicina di casa So-mee. Quest'ultima non ha un padre e la madre, Hyo-jeong, è dipendente dall'eroina, perciò la bambina si vede costretta a rubare. La storia ha inizio quando Hyo-jeong prende dell'eroina da un'organizzazione di traffico di droga e la nasconde al banco dei pegni, all'interno di una fotocamera; ignaro del contenuto dell'oggetto, Cha Tae-sik l'accetta. Quando la malfamata organizzazione scopre l'atto di Hyo-jeong, quest'ultima e sua figlia vengono sequestrate, compromesse per la droga nascosta. Cha Tae-sik, senza farsi intimidire, la restituisce in cambio del rilascio delle due vicine di casa. Ma Man-sik e Jong-sik, leader dell'organizzazione, trovano interessanti gli atteggiamenti di Cha Tae-sik, del quale non si sapeva nulla del suo passato e anche del suo presente. Trattenute madre e figlia, inizia così un gioco, dove si vedranno la disperazione e la speranza di Cha Tae-sik nel trovare la piccola So-mee e i ricordi di una vita ormai finita, quella di Cha Tae-sik stesso.