Tutti quelli che erano bambini allora, ragazzi allora, sono cresciuti con la paura di Belfagor. Sono passati quarant`anni dal giorno in cui la televisione cambiò. La rassicurante scatola domestica improvvisamente seppe irraggiare una tale fredda minaccia da segnare per sempre l`immaginario di una generazione. Chi, anche se già grande, non è stato colto dal timore e dall`ansia nell`attraversare le stanze buie della propria casa dopo aver visto il minaccioso passaggio del fantasma nei corridoi semibui del museo del Louvre, reso anche più sinistro dalle note del violino? Niente superava le scariche di adrenalina scatenate dalle centillinatissime presenze di Belfagor. Sono tanti i motivi per cui questo sceneggiato risulta sempre attuale, anche se in bianco e nero e con un immagine di Parigi lontana anni luce dalla metropoli di ora: la regia abilissima di Claude Barma, la sceneggiatura di Jacques Armand, sempre tesa e ricca di colpi di scena, e, non per ultimo i bellissimi occhi di Juliette Greco.
L`edizione contiene anche, integralmente, la prima versione di Belfagor: un film muto del 1927 che viene sceneggiato direttamente dall`autore del romanzo originale, Arthur Bernéde, e co-prodotto da un altro intenditore di misteri parigini: Gaston Leroux, il padre del Fantasma dell`Opera. Come era allora in uso, Belphégor venne proiettato in quattro parti: un`abitudine perduta del grande schermo, che anticipava il fascino degli sceneggiati.
Contiene:
- Belfagor (1927)
- Belfagor - Il Fantasma del Louvre (Serie TV) (1965)