Il cinema di Tod Browning è un luogo molto singolare, dove si verificano fatti incredibili e si svolgono le biografie inverosimili dei suoi personaggi, sempre in preda a sentimenti eccessivi e assurde passioni. Eppure è questa apparentemente paradossale commistione di assurdità e verosimiglianza a fare di Browning il creatore di un mondo che al di fuori delle sale trova il suo naturale corrispettivo (nonché il suo diretto ispiratore) nel circo. Per Browning il circo costituì il perno centrale della sua formazione di attore: infatti nel 1912 approdò ad Hollywood insieme a David W. Griffith, ma nel giugno del 1915 rimase vittima, insieme ad Elmer Booth (anche lui attore), di un incidente automobilistico che quasi gli costò la vita, mentre probabilmente era alla guida in stato di ebrezza. Una volta ripresosi, ritornò al lavoro insieme ad Erich Von Stroheim...
Contiene:
- Freaks (1932)
- Il trio infernale (1925)
- Lo sconosciuto (1927)
- Uomini nella notte (1920)