La favola di Pinocchio “pasticciata” da Ceccherini Se Ceccherini di questi tempi è una parola magica, non ci si deve stupire che la Cecchi Gori sforni, nell’arco di breve tempo, il terzo titolo che vede protagonista questo folle caricatura vivente proveniente – tragica legge del contrappasso - dalla terra di Dante. La favola di Pinocchio, si sa, è una vecchia passione di questo comico e questo spettacolo ne è il definitivo atto di celebrazione. Celebrazione fuori di testa, ovviamente. Insieme al fedelissimo Paci e a Carlo Monni (consolidate conoscenze dei suoi film), Massimo Ceccherini prende spunto dalla fiaba del burattino di legno diventato bimbo per ironizzare sull’Italia di oggi. Carlo Monni diventa così Geppetto, un Geppetto sguaiato però, corrotto e invaghito del potere e un Grillo Parlante un po’ sovrappeso (che l’erba la fuma, più che mangiarla…); Ceccherini è Lucignolo, tentatore e maligno, e una Fata Turchina al di là di ogni tentazione; il candido Paci non può che essere il segaligno Pinocchio. E difatti proprio dalla sua “presenza” nasce l’idea dello spettacolo. Un Pinocchio definitivamente immerso nella nostra realtà di fine millennio: tele-dipendente e, stando alle barzellette che racconta, ben poco collodiano. Le battute con bollino rosso non mancano, certo, ma se no che Ceccherini sarebbe? La volgarità, in ogni caso, secondo il Ceccherini-pensiero non esiste, nasce cioè dalle nostre fisime, quindi… In DVD, Fermi tutti questo è uno spettacolo - Pinocchio offre un menu abbastanza poverello, per dirla alla toscana: l’audio è ovviamente in mero italiano, nessuna sottotitolazione prevista, extra limitati ad alcune note biografiche e filmografiche dei tre protagonisti e ad un’intervista a Carlo Monni e Alessandro Paci. Ceccherini, anche questo si sa, è una bestiaccia difficile da disciplinare in un’intervista… Indubbiamente una rivisitazione a crepapelle della celebre fiaba di Collodi, un DVD che non può mancare nella DVD-teca dei fans di Ceccherini.