Angela, una sedicenne, viene trovata morta presso una diga, dopo essere stata violentata e barbaramente maciullata. Il Procuratore Roccaglio affida le indagini al commissario Di Salvo che, buttandosi a capofitto nel caso, come al solito diserta la propria abitazione e viene abbandonato dalla propria donna: Cristina. L'investigatore inizia le sue ricerche nel Collegio S. Teresa D'Avila, dove la vittima risiedeva e dove condivideva la propria vita con le amiche Franca, Paola e Virginia. Guardato con ostilità dalla preside e dai professori, il Di Salvo appunta i suoi sospetti su Max, un olandese che verrà ucciso. Da Emilia, la sorellina di Angela, il commissario riceve un diario e una serie di appuntamenti lo indirizza verso un atelier, diretto dal Signor Parravicino che, a sua volta, verrà eliminato. Anche Paola, una delle amiche, verrà uccisa. In quanto a Virginia, dopo un aborto clandestino, subirà un attentato e finirà in clinica; mentre Franca dopo avere rischiato di rompersi il collo cadendo da cavallo, vivrà sola e nel terrore. Con molta fatica il poliziotto scoprirà che il colpevole della morte di Angela è il suo superiore, un Roccaglio solito a balletti con minorenni procurate dal Parravicino; ma scoprirà anche che gli assalti alle altre ragazze, amiche di Angela, sono stati portati dalla minuscola Emilia.