Don Gerardo torna con la memoria alla seconda metà degli anni Cinquanta quando, ragazzo pieno di sinceri entusiasmi religiosi, ma anche travolto dai primi turbamenti del sesso, viene allontanato dal collegio per quello che alle autorità è sembrato un episodio di omosessualità. Nel suo paese si sente a disagio, si sente estraneo all’ambiente familiare, si sente fuori luogo con i coetanei. E’ invece sempre più attratto da Liliana, una militante comunista poco più che ventenne, osteggiata ed allo stesso tempo ammirata dall’intera comunità, della quale si innamora con la dedizione senza mezzi termini della prima adolescenza.