Esplode una bomba nella hall di un albergo milanese, causando molti morti e feriti. Testimone della strage è il commissario Matteo Rolandi, che nell'hotel sorvegliava le mosse di un trafficante di droga. Qualche ora dopo, il suo collega ed amico Balsamo si imbatte nell'attentatore, il giovane Franco Ludovisi, ma se lo fa scappare; l'indomani, un misterioso killer uccide lo sfortunato commissario. Mentre delle indagini ufficiali si occupa un onesto magistrato il procuratore generale Di Federico, Rolandi tenta per suo conto di risalire agli autori e mandanti della strage e dell'assassinio di Balsamo. Ogni volta, però, che scopre tracce consistenti, la misteriosa organizzazione lo previene, eliminando le persone divenute "scomode": muoiono così i due complici di Ludovisi, l'uccisore di Balsamo, lo stesso esecutore materiale della strage e, infine, una ragazza, Papaia, presunta confidente di Rolandi ma, in realtà, affiliata all'organizzazione, che proprio nella questura milanese ha una sua quinta colonna. A questo punto, Di Federico rinuncia all'incarico, mentre Rolandi prosegue testardamente le sue indagini, destinate peraltro a non avere alcun successo, perché qualcuno - ma chi? - non vuole che la verità venga scoperta.