La giovane Donatella resta bloccata in ascensore con un maturo monsignore mentre il ferragosto ha svuotato il palazzo. Poiché va via la luce, il prelato ne approfitta, per poi spiegare alla ragazza, con una ipocrita dissertazione sul libero arbitrio, che nulla è accaduto di cui possano sentirsi colpevoli. Indi, liberatosi l'ascensore, il monsignore raggiunge la sua amichetta.
L'esibizione della sua virilità in un "pornonight" di Amsterdam, consente all'italiano Giobatta, venditore di castagnaccio e lupini, di assaporare finalmente un po' d'agiatezza. Quando sua moglie Piera, però, pretende di essere la sua partner, Giobatta si blocca. Sarà Piera, allora, a farsi amare ogni sera da un turco, e suo marito dovrà, per di più, reclamizzarne le prestazioni.
Assenti la moglie Giovanna e la figlia Paola, della cui illibatezza egli è un severo custode, l'architetto Antonio Pecorari cede alle grazie della svedese Cristina, figlia del suo carissimo amico Pieter. Scoprirà, dalla bocca della giovane che Giovanna è stata per tre mesi l'amante di costui. Una telefonata di Paola, inoltre, gli rivelerà che sua figlia, da due anni, dorme spesso col proprio fidanzato.