Verso la fine del '700, in una piccola città portuale assediata dai Turchi agli ordini di un sultano, la compagnia di teatranti Salt recita in un teatrino le gesta di Karl Friedrich Hieronymus Von Münchausen, un nobile ufficiale di cavalleria. All'improvviso sale sulla scena il vero Barone Karl che, imposto agli sbalorditi artisti di non raccontare avventure buffonesche e bugiarde, rievoca le sue mirabolanti imprese compiute con l'aiuto di quattro fedeli compagni: Gustavo, il soffiatore più potente del vento; Bertoldo, il servitore più veloce del mondo; Albrecth, l'uomo più forte di un gigante; Adolfo, l'individuo con la vista più potente di un telescopio. Intenzionato a liberare la città, il Barone, insieme a Sally, la piccola figlia del capocomico, alzatosi in volo su una mongolfiera (realizzata con le sottane delle donne) va alla ricerca dei suoi fidi, da cui per il momento è separato, affrontando le più inverosimili delle situazioni, lanciando scommesse e sfide, uscendo dalle trappole più impensate e, per di più, sempre in lotta con la falce della morte, che lo tallona. Con la piccola Sally si reca sulla Luna, di cui conosce gli stravaganti sovrani; piomba nelle viscere della Terra, dove lavorano Vulcano e i ciclopi, facendolo ingelosire e adirare per aver avuto i sorrisi di Venere sua moglie, sempre in fughe folli ed imprese arditissime quanto assurde, compresa quella di andare a cavallo sulle onde del mare fino alla spiaggia della città assediata. Qui giunto, con i suoi quattro fidi amici, il Barone si pone alla testa del popolo, invano contrastato dal livido Jackson, un funzionario che scrive la storia di quell'assedio turco e che ordina l'arresto di Münchausen. Sgominato l'esercito ottomano, il Barone viene colpito dal perfido Jackson, trasformatosi in "cecchino".