Nella seconda guerra mondiale, mentre le truppe tedesche si apprestano a conquistare Cracovia, un contadino di nome Gniecio nasconde il bambino ebreo Romek, allontanato dalla famiglia destinata ai campi di sterminio. Il contadino porta Romek nel suo villaggio dove - nonostante sia presentato come un lontano cugino - gli abitanti non tardano a scoprire la verità. Romek è detestato dal figlio più grande di Gniecio, Vladek, e benvoluto dal più piccolo Tolo. Intanto il sacerdote del villaggio, pur rispettando le sue origini ebraiche, decide di insegnare al giovane i rudimenti della religione cattolica convinto che questo sia l'unico modo per salvargli la vita. Poco a poco Romek ed i suoi amici Tolo e Maria sono costretti a fare i conti con la tragica realtà della guerra e della crudeltà dei nazisti.