Il 24 febbraio 1964 Cassius Clay incontra Sonny Liston, vince per ritiro al 7° round e diventa campione del mondo dei pesi massimi. Da quel momento si proclama aderente alla religione musulmana e assume il nome di Muhammad Alì. Conosce Sanshi e, contro il parere del suo entourage, la sposa. Il leader nero Malcolm X, che Alì frequenta, viene brutalmente ucciso nel corso di una predica. Dopo essersi aggiudicato al 1° round la rivincita con Liston, Alì tratta male la moglie che allora va via di casa. Quando arriva la notizia che è stato arruolato e deve adempiere al servizio militare, Alì rifiuta di obbedire e viene arrestato per renitenza alla leva militare. Esce su cauzione, viene di nuovo interrogato, oppone ancora rifiuti, è dichiarato colpevole e condannato a 5 anni di detenzione e ad una multa di 10mila dollari. Decaduto dal titolo di campione, che passa ad Ellis, sospeso dalla pratica musulmana e dal tempio, Alì fa ricorso alla Corte suprema. In attesa, va a Filadelfia a parlare con Joe Frazier e poi sale sul ring e vince per ko contro Jerry Quarry ad Atlanta, città dove può agire anche senza la licenza pugilistica che gli è stata tolta. La Corte Suprema lo riconosce innocente e lo rimette in libertà. Incontra allora Frazier, perde, ma poi Foreman batte Frazier, e quindi viene organizzato l'incontro tra i due, con sede a Kinshasa, in Africa. Dopo un rinvio e mesi di preparazione, arriva il giorno del match, nel 1971. Alì vince per ko.