Il Marchese Onofrio del Grillo Duca di Bracciano, guardia nobile e Cameriere segreto di sua Santità Pio VII, è il tipico rappresentante della nobiltà romana dei primi dell'Ottocento. Il marchese del Grillo vive in una casa da fiaba, circondato da personaggi altrettanto fiabeschi che vivono ognuno in un mondo a sé stante e che difficilmente riescono ad inserirsi nella realtà: una madre affezionata, ma ostile e conservatrice; una parente povera di nome Genuflessa, innamorata segretamente di lui; una sorella sposata e con un figlio. Per fuggire alla noia il Marchese del Grillo si mescola spesso al popolo, frequentando bettole e osterie, e proprio al termine di una di queste serate trova un ubriaco, certo Gasperino, carbonaio di professione, che è il suo perfetto sosia. Spinto dal gusto della beffa, Onofrio lo raccoglie e lo porta a casa; qui metterà su una geniale farsa tanto da far passare il povero Gasperino per il Marchese del Grillo anche agli occhi dei suoi stessi parenti, che non si accorgono della sostituzione mentre Gasperino si adatta benissimo a questo personaggio. Siamo in piena occupazione francesce e quando il Papa viene privato del potere temporale, il Marchese del Grillo decide di lasciare Roma. Però durante il viaggio viene a sapere della caduta di Napoleone perciò vi fa ritorno. Ma qui Onofrio troverà una sorpresa: il Papa l'ha condannato a morte per diserzione e tradimento avendo abbandonato il suo posto di guardia. Al suo posto viene arrestato il povero Gasperino che, felice ancora una volta di passare per il Marchese, ubriaco fradicio si avvia verso il patibolo. Onofrio, mescolato tra la folla, si trova ad assistere alla preparazione di questa esecuzione: non si dà pace all'idea che un innocente debba morire al suo posto, ma proprio quando decide di intervenire in favore del carbonaio, l'esecuzione viene fermata perché il Papa ha concesso la grazia. Il Papa ha risposto con uno scherzo a chi dello scherzo aveva fatto un'arte.