Norvegia, 1942. I nazisti impongono all'ingegner Nielsen di quadruplicare la produzione di acqua pesante del suo stabilimento di Telemark. La notizia, grazie ad un membro della Resistenza, Straudt, perviene al professor Pedersen dell'Università di Oslo. Costui, allarmato, ne informa il comando alleato a Londra. Si decide di distruggere l'impianto con l'impiego di una compagnia britannica di guastatori paracadutisti. Gli uomini non giungono pero' a toccar terra; il loro aereo è abbattuto. I pochi norvegesi che li hanno preceduti, comandati da Pedersen e Straudt, decidono di attaccare ugualmente gli impianti e li distruggono. I tedeschi sono pero' pronti a riparare i danni in poche ore. Si ricorre allora ad un bombardamento aereo, che non ha l'effetto sperato. L'acqua pesante è ormai pronta per essere spedita in Germania. Caricata sul ferry-boat essa viene finalmente distrutta da Pedersen e Straudt i quali affondano il battello con una rudimentale bomba ad orologeria. Pedersen, a rischio della propria vita, fa in modo che i passeggeri civili del ferry-boat possano salvarsi dal naufragio.