Reduce da sei anni di prigione per rapina, il siciliano Pino Scalise trova protezione a Milano, presso uno zio, padre di Teresa e Marina. Pino recatosi con un equivoco amico presso una casa allegra, scopre che la cugina Marina è stata plagiata e costretta a prostituirsi dalla banda di Don Ciccio. Il commissario Morani, sicuro che l'ex detenuto tornerà nel giro della mala, gli concede la patente di guida con la speranza che lo stesso lo conduca in mezzo ai loschi traffici di Don Ciccio. Questi, infatti, ben presto ricatta Pino per mezzo di Marina/Fiorella - di cui si è innamorato - e in seguito, quando la stessa finisce sotto la protezione del commissario, catturando anche Teresa. Lo Scalise, che nel frattempo per mezzo di zio Nicola ha ottenuto il posto di autista per una ditta di fiori artificiali, si trova costretto a guidare un autocarro sul quale Don Ciccio lo ha costretto a caricare della droga. Prima che il carico passi la frontiera della Svizzera, la polizia lo intercetta e il Morani, mettendosi a fianco di Pino, smaschera con lui la banda di Don Ciccio.