Tratto dal romanzo di Nelson Agren sulla vita di un tossicomane, il film venne fortemente voluto dal regista Otto Preminger, che sfidò i duri dettami di quel Codice Hays, che vietava espressamente al cinema di occuparsi di droga, contribuendo alla sua modifica. Con un occhio al cinema espressionista e con una notevole attenzione ai personaggi di contorno, Preminger realizzò un'opera in cui era presente una vigorosa lezione morale, avvalendosi di un Frank Sinatra in stato di grazia, della partitura jazz composta appositamente da Elmer Bernstein e dei titoli firmati da Saul Bass Da ricordare in particolare la lacerante sequenza della disintossicazione di Frankie in un minuscolo monolocale. (Piero Di Domenico - Ermitage Cinema)