Oronzo Canā, allenatore disoccupato, viene ingaggiato dalla squadra di calcio Longobarda, neopromossa in serie A, il cui presidente - un piccolo industriale del nord - č tradito dalla moglie con il giovane e prestante centravanti della squadra, Speroni. La campagna acquisti, maldestramente condotta dal presidente, č un disastro: pertanto Canā va in Brasile con il sedicente mediatore Andrea il quale, con l'aiuto dell'amico Gigi, tenta di truffarlo. La truffa va male, e solo per un caso Canā torna, dopo alcune disavventure, in Italia con una giovane promessa del calcio: Aristoteles. Grazie a questi la squadra č tra le prime in classifica: improvvisamente e volontariamente Speroni riesce ad allontanare dalla squadra Aristoteles colpendolo violentemente ad una caviglia. Mentre Aristoteles tarda a guarire, la Longobarda diviene l'ultima in classifica. Nell'ultima giornata di campionato il presidente svela a Canā che lo ha assunto, - ritenendolo un incapace, - convinto che con lui la squadra sarebbe di sicuro tornata in serie B, cosa che lui si auspica perché troppo gli costa mantenere una squadra di prima divisione: per questo motivo Canā, pena il licenziamento, dovrā perdere l'ultima partita, mantenendo in panchina Aristoteles ormai guarito. Canā accetta, in un primo momento, ma poi pentito e dietro le insistenze della figlia manda in campo Aristoteles il quale fa vincere la squadra. La Longobarda rimane in serie A ma Oronzo Canā viene licenziato.