Buenos Aires, 1977. Claudio Tamburrini è un giovane portiere professionista. Un giorno di dicembre viene prelevato da una squadra di militari in borghese e rinchiuso in un centro di detenzione clandestino. Sospettato di appartenere a un'organizzazione che si oppone alla dittatura militare, viene sottoposto a feroci torture. Dopo 120 giorni di detenzione illegale nella Mansiòn Seré, la casa degli orrori alla periferia di Moron, decide di fuggire con altri tre compagni. Nudi e ammanettati riusciranno nell'impresa il 24 marzo 1978.