Scoperto insieme ad Aspanu Pisciotta (Turturro) a trasportare del grano rubato in una bara, Salvatore Giuliano (Lambert) spara, uccide un carabiniere e si dà alla fuga. È l'inizio di una leggenda: nella Sicilia degli anni Quaranta, Giuliano diventa il simbolo della rivolta popolare. Attorno a lui si muovono una conturbante contessa americana (Sukowa), una fidanzata comunista (Boschi) e un boss mafioso (Ackland). Giuliano vorrebbe liberare la Sicilia e annetterla agli Stati Uniti. Il boss vuole invece usarlo nella sua propaganda anticomunista e provoca ad arte la strage di Portella delle Ginestre. Questa non è la storia vera di Salvatore Giuliano.