Cosmo Vitelli, proprietario di un locale di spogliarelli, il Crazy Horse West di L. A., in forte debito con una banda mafiosa, è costretto a commettere un omicidio nel torbido quartiere di Chinatown. È con Gloria (1980), uno dei due gangster movie di J. Cassavetes, regista che contraddice le regole del cinema gangster a 3 livelli: l'improvvisazione del linguaggio; la peculiare direzione degli attori ( un ottimo B. Gazzara); i temi complementari che gli sono cari: la chiusura e la tirannia della famiglia, intesa anche in senso criminale. È il più involuto e originale dei due, insolito per il taglio della short-story, lo stile sincopato, il frastuono del traffico che lo assilla da cima a fondo in una giostra di morte: un intuizione straordinaria, la definizione acustica dell'inferno. Dopo la prima uscita, Cassavetes, anche produttore, lo riprese in mano, aggiungendo sequenze.