Cile 1975, Irene Beltram, giovane giornalista di una rivista del settore moda, di famiglia borghese ancora benestante, nonostante la crisi economica seguita alla dittatura, (per cui si è reso necessario affittare il piano terra della villa di famiglia come residence per anziani abbienti), è fidanzata con Gustavo, un capitano dell'esercito. Il loro rapporto entra crisi quando Irene conosce per motivi di lavoro Francisco Leal, un fotografo di origine spagnola e segreto oppositore del regime. La rivista affida loro un reportage sulle vicende di Evangelina, una veggente guaritrice, che stanno creando curiosità e fanatismo tra la gente, al punto da richiedere l'intervento dell'esercito. Proprio i metodi violenti e sbrigativi dei militari inducono Francisco ad andare oltre il suo apparente incarico di fotoreporter ed a indagare sui precedenti che possono aver ridotto in tale stato l'infelice donna. Sempre più determinata a seguire Francisco nelle sue rischiose indagini, avvalendosi pure del proprio prestigio sociale, Irene finisce con innamorarsi del collega e si trova a scoprire con lui una serie di crimini perpetrati dal terrorismo di Stato con inaudita efferatezza. Particolarmente sconvolgente è il rinvenimento di una raccapricciante fossa comune, in una miniera abbandonata, con numerosi cadaveri in putrefazione di giovani, donne, vecchi e bambini, i "desparecidos", di cui nessuno a mai saputo nulla. Sospettati dalla polizia segreta del regime, i due subiscono una serie di crude rappresaglie, che ne mettono in pericolo la vita, costringendoli alla fuga dopo che Gustavo, nel tentativo di stimolare i colleghi ad una ribellione, è stato arrestato e torturato a morte.