Un signorotto scozzese durante il secolo XVIII muore in una battaglia codarmente. Epperò è condannato a vagare in spirito nell'avito castello fintanto che non incontrerà un discendente della famiglia nemica e non lo umilierà. Attualmente il castello è in rovina e il proprietario, giovane ed ultimo erede della famiglia scozzese, carico di debiti non riesce a vendere la storica bicocca. Ma un giorno una graziosa americana si invaghisce del castello (e più forse del proprietario) e convince i propri genitori a farne l'acquisto, il castello viene demolito e portato in America. Durante la traversata il fantasma, come suo dovere, compare sul transatlantico ed all'arrivo del piroscafo i giornali levano il più alto scalpore intorno al fatto straordinario. Quando il castello, rimesso in piedi, deve essere inaugurato, il nuovo proprietario invita una gran folla perché lo conosca personalmente. Fra i meno creduli vi è un concorrente industriale del ricco yankee. Verso la fine del pranzo costui dichiara di essere, per parte di madre, di origine scozzese: è, anzi, l'ultimo discendente della famiglia nemica dei feudatari del castello. Compare subito il fantasma che lo insegue di sala in sala fino a farlo prosternare, terrorizzato, invocando pietà e riconoscendo la supremazia degli antichi padroni del maniero. Allora il fantasma, che ha soddisfatto il suo debito d'onore, può ascendere tra gli avi. Ma le sue apparizioni hanno giovato a intessere l'idillio tra l'americana e l'ex castellano: i due si sposeranno.