Faust, dopo una vita dedicata allo studio ed alle ricerche scientifiche, non si sente soddisfatto. Vorrebbe acquistare potenza, godere la vita, ma è vecchio e si sente mancare le forze. Mentre è combattuto da opposti pensieri, gli compare il demonio e gli offre i suoi servigi, il cui prezzo è la dannazione. Faust rifiuta e allora il demonio lo trasforma nel giovine Enrico e dopo avergli fatto godere i piaceri della giovinezza, le soddisfazioni della ricchezza e del potere, gli fa credere che tutto questo è stato un sogno. Se firmerà il patto, che il demonio gli sottopone, Faust vedrà il sogno tramutarsi in realtà. Faust firma e diventa così potente che può costringere il diavolo a rivelargli il futuro: vede, riflesse in uno specchio, le conseguenze catastrofiche della potenza, delle ricchezze malamente acquistate. Allora si ribella e impone al diavolo di disfare quel che ha fatto. La sabbia è stata trasformata in oro, ora le monete d'oro, diventano sabbia. Il popolo insorge: Margherita, che Enrico ha amato, è accusata di stregoneria ma essa strappa al diavolo il contratto, firmato da Faust, e lo getta al popolo. La folla vuol uccidere Faust e si lancia contro il diavolo, che ne ha assunto le sembianze. Per sottrarsi ai forsennati, il diavolo si getta dalla finestra.