Nella New York degli anni Trenta, il signor 880, dal numero del file a lui dedicato, si è costruito una solida reputazione come falsario, presso il Dipartimento del Tesoro, a dispetto della modesta entità del danno recato all'erario - circa 500 dollari l'anno, in banconote da 1 dollaro - e della grossolanità delle sue contraffazioni - modesta qualità di carta e cliché e addirittura un errore di ortografia sul retro delle banconote (Wahsington, invece di Washington). Nonostante l'eccezionale impiego di energie e denaro destinati al caso, egli, per dieci anni, è riuscito ad eludere le indagini. Le ricerche condotte sulla pista delle banconote, portano l'agente della FBI, Buchanan, a fare la conoscenza di Ann, di professione interprete alle Nazioni Unite, trovata in possesso di due dollari falsi; e tra loro nasce una tenera relazione. È la donna ad intuire per prima l'identità del falsario.